Competenze Imprenditoriali

Buongiorno a tutti

Oggi vi vorrei parlare di 4 nuovi corsi seguiti con la professoressa vigna per PCTO e sono rispettivamente: Introduzione al Design Thinking, Business Model Canvas, il Business Plan e il Pitch. 

Tutti e 4 sono stati seguiti tramite la piattaforma LTO Mantova, per un totale complessivo di 12 ore circa. 

I corsi sono rispettivamente: 

  • Introduzione al Design Thinking: essenzialmente è un processo non lineare e iterativo che i team usano per sfidare le assunzioni e ridefinire i problemi e anche per creare soluzioni innovative da testare. Il modello si divide in 5 punti che sono: Empatizzare, definire, ideare, prototipo e testare. 
    1. Empatizzare: è il fulcro di un processo di progettazione. Ha come obiettivo quello di capire come gli individui svolgono determinate azioni e perché, le loro esigenze emotive e anche il loro punto di vista. Cosa fondamentale che possiamo trovare in questo punto è l’intervista, che ha come obbiettivo ultimo quello di sapere chi vogliamo intervistare, per poi porgli domande mirate e che permettano lo sviluppo del tuo lavoro. 
    2. Definire: consiste nel dare un senso alle informazioni diffuse, raccolte durante la prima fase dedicata all’empatia. L’obbiettivo è quello di creare un’affermazione significativa e attuabile del problema ed è fondamentale per il processo di progettazione. 
    3. Ideare: è la fase del processo di Design Thinking in cui ci si concentra sulla creazione delle idee e per questo, fornisce il carburante di partenza per la costruzione di prototipi. Serve essenzialmente per la identificazione dei problemi e anche per la creazione di vere e proprie soluzioni e per questo, uno dei primi passi è proprio quello di avere una gamma più ampia possibile di idee, da quale poi scegliere le migliori soluzioni. 
    4. Prototipo: rappresenta artefatti creati e ricreati destinati a delirare la soluzione finale con precisione e completezza. Nella prima parte del progetto i prototipi tendono ad essere più veloci ed economici da realizzare e sono quando ci si avvicina di più alla soluzione definitiva che diventano sempre più raffinati. 
    5. Testare: attraverso veri e propri test è possibile avere un feedback rispetto ai prototipi creati da parte degli utenti per cui questi prototipi sono stati realizzati. È in tutto e per tutto una seconda fase di “empatizzare” dove però rispetto alle fasi iniziali del progetto, il problema è sicuramente meglio inquadrato. 

  • Business Model Canvas: Business model canvas: è un modello di gestione strategica e di avvio snello per lo sviluppo di modelli di business nuovi o per documentare quelli esistenti. Serve per riassumere le idee tramite una rappresentazione grafica chiara e ordinata, per trovare cosa manca e anche per fare brainstorming, ma più precisamente permette di acquisire valore tramite uno scioglimento organizzativo oppure strategico del problema. 


  • Business Planè un documento che definisce gli obiettivi futuri di un'azienda e le strategie per raggiungerli. Serve per ricevere fondi, per capire se proseguire, per migliorare, per chiarire mission, per chiarire il business determinante dai ricavi, ecc…

    Fondamentale nel Business Plan è il sommario esecutivo: è un breve documento (a inizio documento e leggibile) o una sezione di un documento prodotto per scopi commerciali. Riassume un rapporto o una proposta più lungo o un gruppo di rapporti correlati in modo tale che i lettori possano familiarizzare rapidamente con una grande quantità di materiale senza doverlo leggere tutto. 

    Il Business plan in generale svolge due funzioni: La prima è quella di razionalizzare l’idea imprenditoriale alla luce dei fattori di successo e delle lacune presenti. Una volta capita la fattibilità dell’idea imprenditoriale, si inizia delineare la strategia da seguire nelle fasi successive. La seconda funzione che svolge è la presentazione di queste fattibili idee a terzi, in modo da valutarne l’iniziativa economica. 

    Inoltre il Business Plan può essere usato come mezzo di pianificazione o gestione d’impresa.


  • PitchPitch: è una opportunità di introdurre la nostra idea aziendale in un tempo variabile, che supporta un cliente convincendolo che l'idea stessa sia nel caso suo. Per creare un pitch bisogna rappresentare per bene il nostro progetto. Ce ne sono di diversi tipi:

    • Elevator Pitch: convince un investitore in un minuto (molto difficile) 
    • Short form Pitch: convince un investitore in 10 minuti, dicendo chi siamo, parlando del nostro team e anche dell’obbiettivo
    • Long form Pitch: In 20 minuti si crea una presentazione approfondita 

    La struttura Kawasaki è uno del tipo di pitch più famosi al mondo e ha solo 11 slide tra cui: Titolo, Problema, Soluzioni, Magia, Business Model, Go To Market, Competitor, Team, Proiezioni, Stato e Recap. 


E con questo sono tutti, spero di essere stato non troppo specifico e molto riassuntivo. Io personalmente non uso ancora nessuno di questi aspetti nella mia vita quotidiana, ma sono quasi sicuro che in futuro mi serviranno. 
Credo proprio di aver detto tutto, quindi noi ci sentiamo alla prossima. 
Ciao a tutti 









Commenti

Post più popolari